In difesa della legalità

 Massimo Matteucci

Massimo Matteucci

La lotta alle mafie e per la difesa della legalità è una, si sa, delle grandi priorità nazionali.
Una priorità anche economica e non solo civile e democratica.
Per questo Cmc ha scelto di essere, in vari modi,  in prima fila in questa battaglia.
“Siglando, ad esempio, – ci dice il Presidente, Massimo Matteucci – per primi in Italia un Protocollo di Legalità con Anas e Prefettura di Salerno per rafforzare l’attività di prevenzione dalle infiltrazioni della criminalità durante l’esecuzione dei lavori del tratto realizzato da Cmc della Salerno-Reggio Calabria. E oggi, ripetendo la stessa esperienza in Sicilia nella realizzazione dell’autostrada Agrigento-Caltanisetta o nella costruzione dell’ipermercato di Gravina”.
Ma anche su altri versanti l’impegno di Cmc è stato in questi anni molto forte.
Cmc è stata, ad esempio, fra gli sponsor del progetto Libero Cinema in Libera Terra per portare  il cinema sociale nei luoghi ad alta densità mafiosa così da promuovere la cultura della legalità in risposta alla violenza criminale mafiosa.  

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E ancora, è fra i sostenitori del progetto “A Scuola di Legalità” che, da alcuni anni, coinvolge gli studenti delle scuole superiori di Ravenna.
Quest’anno il progetto ha interessato alcune classi del Liceo Artistico di Ravenna che, nel mese di marzo, hanno partecipato ad una gita studio in Sicilia. Nella loro quattro giorni gli studenti hanno visitato a Cinisi la casa di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia nel 1978, la cantina sociale Centopassi e l’agriturismo realizzato da Libera Terra grazie ai beni confiscati alla mafia, il parco di Portella delle Ginestre dedicato alla strage del 1° maggio del 1947. locandina
Rientrati a Ravenna gli studenti hanno realizzato un bellissimo video che è stato presentato nella tavola rotonda che si è tenuta giovedì scorso a sala D’Attorre dove hanno partecipato Gianluca Faraone, Presidente della Cooperativa di Libera Terra “Placido Rizzotto”, Anna Mori, magistrato del Tribunale di Ravenna e Franco Di Giangirolamo, Presidente regionale di Auser, promotore del progetto.
E nuove, importanti iniziative sono in programma per il futuro.
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