Viadotto Serra Cazzola, continua la spinta sincronizzata

Concluse le operazioni di spinta dal lato Agrigento del viadotto Serra Cazzola, continuano da più di un mese le fasi di spinta sincronizzata dal lato Caltanissetta. Per l’utilizzo di un sofisticato sistema di sollevamento e spinta sincronizzata, il Serra Cazzola è divenuto un vero e proprio prototipo in tutt’Europa. Si tratta della prima volta infatti che viene utilizzata una tecnica di questo genere con una forma ad arco ribassato e una lunghezza di varo superiore a 1000 metri. Vengono spinti complessivamente due tratti da 500 m circa fino a congiungersi al centro della campata da 120 metri. Una volta raggiunte le posizioni definitive, i tratti di viadotto vengono abbassati a quota definitiva e viene completata l’opera, realizzando la soletta collaborante sopra le travi in acciaio.

Attualmente, sotto la guida del general contractor “Empedocle”, sono impegnate sul posto cinque ditte. Entro il mese di agosto sarà conclusa la fase di spinta e sarà quindi completato il viadotto il cui progetto preliminare e definitivo è firmato dall’Ingegner Luigino Dezi. Così come il Serra Cazzola, importanti sono tutti i viadotti del primo lotto della SS 640, inseriti in un’area sensibile dal punto di vista ambientale: “La qualità architettonica delle principali opere d’arte in relazione all’ambiente –  sostiene Pierfrancesco Paglini, project manager dell’Empedocle –  unitamente alla scelta dei più opportuni interventi di mitigazione e compensazione degli impatti ambientali, è stato un obiettivo fondamentale di tutto il progetto”.