Strade per la legalità, un convegno al Meeting di Rimini organizzato da Cmc con esperti dell’antimafia

Si è svolto il 22 agosto al Meeting dell’amicizia di Rimini un interessante incontro, organizzato da Cmc Ravenna, sui temi della legalità nella gestione dei cantieri e delle grandi opere.

La salvaguardia dai rischi di infiltrazioni mafiose impongono l’applicazione di norme che si sono consolidate nel nostro Paese da oltre un secolo ma anche una capacità di prevenzione con regole di comportamento, in qualche caso adottate spontaneamente dall’impresa, ed una collaborazione stringente tra tutti i soggetti coinvolti, dallo Stato al mondo economico e civile .

Il professore Giovanni Fiandaca (Ordinario di diritto penale presso l’Università di Palermo e Presidente della Commissione sulla criminalità organizzata presso il Ministero della Giustizia) ha definito questo fenomeno “prevenzione partecipata o autogestita”: non solo norme che procedono dall’alto ma regole di comportamento che portino le imprese stesse a rafforzare le proprie difese, specie in un momento di profonda crisi economica come l’attuale.

Il Dott. Morosini, Giudice del Tribunale di Palermo, si è soffermato sulle contaminazioni e sui rischi costanti che le imprese subiscono. La legislazione antimafia del nostro Paese è molto avanzata ma occorre una risposta corale di tutti i soggetti economici e dello Stato, contrastando il pregiudizio che la criminalità organizzata sia un fenomeno marginale. Il Dott. Prestipino, Procuratore aggiunto del Tribunale di Reggio Calabria, si è soffermato sulle problematiche legate ai beni confiscati alla mafia.

Il dr. Dario Foschini, Amministratore Delegato di Cmc, ha portato l’esperienza di Cmc relativa ai protocolli di legalità ed alle complesse problematiche che l’impresa affronta per difendere i cantieri dalle infiltrazioni mafiose. Si tratta di una vera cultura aziendale che deve maturare a tutti i livelli dell’organizzazione. Le indicazioni offerte dagli esperti, come nel caso della convenzione fra il Dems, il Dipartimento di Studi Europei e della Integrazione Internazionale dell’Università di Palermo, gestito dal prof. Fiandaca, e la società Empedocle che opera in Sicilia, debbono diventare prassi operativa per l’impresa con la collaborazione costante da parte delle istituzioni e di tutti i soggetti della società civile.

Ha terminato l’incontro il prof. Fiandaca parlando dei lavori della Commissione Ministeriale chiamata dal ministro Cancellieri a studiare buone prassi migliorative della legislazione antimafia.

Coordinava i lavori Felice Cavallaro, giornalista del Corriere della Sera.

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