L’ambasciatore americano in visita al Dal Molin

base Dal Molin

Visita al Dal Molin, martedì scorso, per un gruppo di ospiti d’eccezione. L’Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, David Thorne, visita il cantiere insieme al presidente della Regione Veneto Luca Zaia, al prefetto Melchiorre Fallica, al sindaco di Vicenza Achille Variati e al capo struttura di missione per Dal Molin Paolo Costa. Fanno gli onori di casa il comandante italiano della base Col. Edoardo Maggian, il Direttore del Comando Europeo per le Installazioni US Army in Europa Kathleen Marin e il comandante della Guarnigione di Vicenza Col. David Buckingham.

Una visita, quella dell’Ambasciatore Thorne, che pone l’accento sulle strette relazioni tra Italia e Stati Uniti e anche un’occasione per ringraziare una comunità, quella di Vicenza e del Veneto, che da quasi sessant’anni accoglie e ospita i militari americani e le loro famiglie.

Grazie alla realizzazione del progetto Dal Molin la città del Palladio diventerà una delle realtà più verdi e sostenibili in Italia: il Dal Molin infatti sarà il primo caso di installazione smart e il primo progetto interamente certificato secondo lo standard LEED, al livello Silver. Tutti i 34 edifici che costituiranno la nuova base, tutti gli spazi verdi, i sottoservizi e le aree comuni, infatti, saranno interamente sostenibili secondo il rating del Green Building Council, uno dei più autorevoli istituti di classificazione al mondo.

La realizzazione delle nuove unità del Dal Molin rappresenta già oggi un beneficio economico per la città di Vicenza: il cantiere impiega al momento più di 900 lavoratori e di questi oltre il 60% sono italiani. A lavori ultimati, l’arrivo di circa 2.000 militari americani avrà un impatto significativo sulla domanda di alloggi e questo si tradurrà in un ritorno economico per la città.“In quest’epoca di crisi economica,” sottolinea l’Ambasciatore Thorne “penso che sia una soddisfazione per tutti noi constatare che i benefici economici portati al Veneto dalla realizzazione del Dal Molin sono davvero significativi.”