Inaugurato a Caltanissetta il “Giardino della legalità”
Un giardino per un quartiere della città di Caltanissetta realizzato dalla Cmc di Ravenna. Un giardino che, attraverso un gioco di colori, ripercorre i volti e le storie di alcune vittime della lotta alla mafia. E’ il “Giardino della legalità” inaugurato ieri pomeriggio alla presenza del sindaco Giovanni Ruvolo, del presidente del Consiglio comunale Leyla Montagnino, del Vicario del Prefetto Baldassare Ingoglia, del comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Gerardo Petitto, del comandante provinciale della Guardia di Finanza Luigi Macchia, don Pino La Placa, vicario della Diocesi di Caltanissetta. Per la Cmc sono intervenuti Pierfrancesco Paglini e Tonino Russo e tanti tra impiegati e operai di “Empedocle2”, il Contraente generale che sta realizzando i lavori di ammodernamento della SS 640.
Tanti bambini con le loro famiglie hanno partecipato all’inaugurazione di uno spazio che riqualifica un quartiere della città, grazie anche alla tenacia del Comitato di quartiere che ha sempre creduto in quest’opera. E sono stati proprio i bambini a ricordare, nel giorno in cui la Sicilia e la Nazione hanno ricordato il 25mo anniversario della strage di Capaci, alcune vittime della lotta alla mafia: Peppino Impastato, Boris Giuliano, Piersanti Mattarella, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Rosario Livatino, Antonino Saetta, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. I loro volti sono stati realizzati durante tutta la giornata dagli allievi dell’Istituto d’Arte “Manzoni – Juvara”, compreso il murales all’ingresso del Giardino che ricorda un’immagine di Falcone e Borsellino ormai simbolo del ricordo dei due giudici siciliani.
Momento assai particolare, per la Cmc, il ricordo del socio Davide Lopatriello scomparso lo scorso mese di aprile: una targa collocata all’ingresso dell’area ricorda le doti umane e professionali di colui che ha guidato nei cantieri siciliani l’Ufficio Protocollo di Legalità. A ricordare il collega l’Ing. Paglini che ha ringraziato per la presenza la moglie e i genitori di Davide Lopatriello.
Il “Giardino della legalità” è costituito da uno spazio a verde ed è articolato da un percorso didattico semiotico sulla legalità. Un’area di 7.000 mq. con il piano di gioco rappresentato da un percorso labirintico che si sviluppa lungo strisce colorate. Ogni percorso è caratterizzato da 4 colori differenti, ognuno di loro porta un significato simbolico preciso: marrone (colore della terra), giallo (colore del sole e delle colline nel periodo estivo nel nostro territorio), verde (colore della speranza), viola (colore della morte di tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per la giustizia).
Lungo il percorso, ideato e realizzato come da progetto dall’Arch. Marilena Bufalino, saranno collocate sette caselle contrassegnate sia da numeri che da personaggi che hanno perso la vita nella lotta alla mafia. Un lavoro artistico che sarà realizzato in collaborazione con l’Istituto d’Arte, grazie ad un progetto didattico sui temi della cultura della legalità.