Firmato il finanziamento per la diga di Itare in Kenya

Itare macrì renzi copiaIn occasione della missione del premier Matteo Renzi a Nairobi, è stato annunciato il finanziamento concesso da parte di Sace, Intesa Sanpaolo e Bnp Paribas al governo del Kenya per il progetto della diga di Itare, del valore complessivo di 306 milioni di euro. Alla firma del contratto hanno presenziato per Cmc, che realizzerà l’opera per conto del governo kenyota,  Roberto Macri, direttore generale di C.M.C. e Paolo Porcelli, Direttore della Divisione Africa  Australe.

Il finanziamento, messo a disposizione da Intesa Sanpaolo – che ha svolto anche il ruolo di Mandated Lead Arranger dell’operazione – e BNP Paribas, include una tranche interamente garantita da SACE di 270 milioni di euro, e una tranche commerciale di 36 milioni di euro.

Oltre alla costruzione della diga, il progetto prevede la realizzazione del relativo impianto di trattamento delle acque e delle condotte per far affluire l’acqua nelle aree limitrofe (Nakuru Town, Molo, Njoro, Kuresoi e Rongai).

Tale progetto rientra tra quelli prioritari di “Vision 2030”, l’agenda strategica sviluppata dal Governo keniota per indirizzare gli investimenti pubblici verso obiettivi prioritari dal punto di vista economico-sociale, come la creazione di una rete adeguata di infrastrutture per trasporti, per l’energia e per l’accessibilità all’acqua potabile.

L’operazione conferma l’esperienza decennale di C.M.C. nei grandi progetti infrastrutturali in Africa sub-sahariana, dove è presente dagli anni ’80 e realizza oltre il 30% del proprio fatturato. Apre inoltre la strada all’operatività del gruppo in Kenya, mercato di rilevanza strategica nella Regione dell’East Africa.

Il Kenya è tra le economie più robuste del continente, con previsioni di crescita del Pil al 5% per l’anno in corso, anche grazie alle politiche di spesa in consumi e investimenti. Le recenti scoperte di riserve di petrolio potrebbero offrire nuove opportunità e un aumento degli investimenti esteri nel medio periodo. Per l’export italiano, SACE prevede una crescita a un tasso medio annuo del 4% nel 2015-2019.