Cosa fare nel week end: Johannesburg, Songs of Migration

Per chi ci legge dal lontano Sud Africa e anche per chi avesse voglia di fare un “giro” nel week end – magari solo virtuale sul sito http://markettheatre.co.za/– Emmanuele Adami dalla sede di Cmc di Johannesburg suggerisce uno spettacolo che sarà in scena fino al 13 febbraio.

Al Market Theatre, nel cuore di Newtown, il quartiere delle arti di Johannesburg, é di scena Songs of Migration, con Hugh Masekela –e la sua tromba- e Sibongile Khumalo. Sul palco 10 cantanti ed una orchestra jazz di 5 elementi. Come suggerisce il titolo, le vicende, spesso dolorose –perché la musica d’Africa é musica che serve per la catarsi delle sofferenze quotidiane, del popolo di migranti (neri emigrati –a forza- in Europa o America; ed oggi, neri immigrati –per illusione o necessitá- in Sud Africa) sono cantate partendo da pezzi del XVIII secolo ad oggi. I cantanti si cimentano con testi in Zulu, Xosa, Swazi, Basoto, Inglese, Afrikaans, Yiddish danno spesso prova di grande dote canora.

Assieme alle storie dei migranti, si riflette –senza eccessiva retorica- sulla coloniziazione europea e sul regime di apartheid e, soprattutto, si ricorda ai nuovi, liberi, Sud Africani di oggi, di come il loro stato sia per tanti altri africani che vi cercano fortuna –spesso – solo il Paese dei miraggi. Per europei e no che amano mettersi in discussione. E amano la buona musica, dai gospel, ai choirs, a Miriam Makeba.