A Cmc il premio “Made in Africa” che sottolinea le positive relazioni tra Africa ed Italia

Nella foto la consegna del premio a Massimo Matteucci da parte del Console Onorario Simone Santi e dell'Ambasciatrice mozambicana in Italia

Nella foto la consegna del premio a Massimo Matteucci da parte del Console Onorario Simone Santi e dell'Ambasciatrice mozambicana in Italia

Ieri a Roma si è svolta la prima edizione del premio. Tra i premiati il presidente di Cmc Massimo Matteucci.

“In giorni in cui le cronache sono macchiate da gravissimi episodi di razzismo, questo è un premio necessario per sottolineare le positività del rapporto fra Italia ed Africa” si è aperta con queste parole la prima edizione del premio “Made in Africa”, una grande occasione per conoscere e approfondire immagini, investimenti, azioni e futuro dei diversi stati africani. Tra gli intervenuti alcuni tra i principali investitori italiani (oltre a Cmc, ENI, Api Nova Energia) e realtà come Emergency.

Il premio, ideato e promosso dal Console Onorario del Mozambico a Milano Simone Santi, attivo da 15 anni in Africa a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese, ha visto la presenza anche di numerosi Ambasciatori dei Paesi africani, impegnati in uno sforzo di superamento degli stereotipi legati ad un continente che si sta invece imponendo sulla scena mondiale attirando crescente interesse ed investimenti. La serata è stata moderata da Francesca Bellino, giornalista e scrittrice, da sempre attenta ai temi della comprensione ed integrazione delle culture differenti.

I premi, consegnati da personalità attente al sociale fra cui il capitano della Lazio Ledesma, sono stati assegnati a:
• Maite Bulgari: per la collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, ed il sostegno alle attività di assistenza e lotta contro la povertà assistenza
• Beppe Tenti: per l’immagine positiva dell’Africa che, con la serie di documentari di Overland 12, ha trasmesso a milioni di italiani.
• Friends for Water (Stefano Belardini): per l’attività di sostegno ai piccoli villaggi del Sahel maliano attraverso la costruzione di pozzi in aree dove prima non c’era accesso all’acqua.
• Padri Comboniani (Padre Mariano Tibaldo): per l’impatto straordinario che le attività missionarie hanno avuto e continuano ad avere a vantaggio delle comunità più remote.
• Eni (Pasquale Salzano): per la storica presenza nel continente africano e per la recente straordinaria scoperta di gas al largo delle coste mozambicane.
• Api Nova Energia (Alessandro Berti): per il grande progetto di investimento nella coltivazione della jatropha in Mozambico, che ha visto anche il pagamento degli stipendi arretrati non pagati dal precedente investitore.
• Emergency (Cecilia Strada): per le attività di cure medico-chirurgiche profuse gratuitamente alle vittime di guerra in tutto il territorio del continente africano.
• CMC (Massimo Matteucci): per le grandi opere edificate negli anni in diversi paesi africani, che hanno rappresentato la base di un forte sviluppo locale.

“E’ davvero venuto il momento” ha dichiarato il Console Santi “per guardare all’Africa come ad una realtà complessa e variegata, superando stereotipi spesso lontani dalle dinamiche di crescita, e che rischiano di fare perdere occasioni importanti alle aziende italiane. Non chiudiamo gli occhi davanti alle difficoltà, ed oggi infatti abbiamo voluto premiare anche chi –attivamente- si adopera affinché queste realtà vengano superate, oltre agli investitori che hanno saputo credere in questi Paesi e sono stati ricompensati della loro lungimiranza”. Nel corso dell’iniziativa è stato presentato anche il Progetto Colors, che si propone di favorire l’integrazione nelle periferie più disagiate italiane ed in Africa attraverso la pratica gratuita della pallacanestro (www.progettocolors.com).