Serra Cazzola, il ponte che unisce due province
Avviata stamattina l’ultima fase di spinta del ponte che unirà le due province di Agrigento e Caltanissetta. Presenti, nel cantiere della statale 640, autorità del territorio. C’erano il sindaco e l’arciprete di Canicattì, rispettivamente Vincenzo Corbo e Don Saverio Taffari; il sindaco di Grotte Paolo Pilato, rappresentanti della Polizia municipale di Canicattì, Racalmuto e Grotte e naturalmente tecnici della società “Empedocle” che ha organizzato la cerimonia per suggellare il momento importante per i lavori del primo lotto della nuova strada statale 640. A fare gli onori di casa l’Ingegner Pierfrancesco Paglini che ha parlato di grande traguardo rappresentato dalla fine della fase di spinta: “La fine del varo a spinta della carpenteria metallica – ha detto – è senza dubbio un traguardo importante verso il completamento del viadotto”.
“La conclusione della spinta rappresenta la fine della fase critica dei lavori e ci fa vedere in maniera definitiva l’ultima azione in cantiere”. E aggiunge: “Abbiamo fatto scelte coraggiose che ci portano adesso ad avere in questa zona della Sicilia una opera a livelli europei”. Tanti i giornalisti che hanno risposto all’invito e che hanno seguito quasi tutte le operazioni di spinta.
Intanto continuano i lavori anche nella galleria vicino il viadotto, mentre nel secondo lotto – in provincia di Caltanissetta – si attende per maggio la fresa Tbn che scaverà la lunga galleria Caltanissetta.