2 domande al mister Censi della Riviera di Romagna

Arriva propizia la sosta per la Riviera di Romagna, reduce dal secondo ko consecutivo, maturato sul terreno del fortissimo Bardolino nella sesta giornata del campionato di serie A: dieci giorni di tempo per il tecnico Antonio Censi che saranno utilissimi per recuperare energie fisiche e mentali in vista degli scontri diretti delle prossime due gare, le ultime del 2011 (Coppa Italia con la Torres a parte) che vedranno impegnate le romagnole prima allo Stadio “Dei Pini” contro la Lazio, poi in trasferta sul terreno del Venezia; proprio il calendario sinora non ha proprio dato una mano alla compagine giallo-rosso-blù, che nelle prime sei giornate ha affrontato tante rivali di livello assoluto.

Mister Censi, com’è il morale della squadra dopo il ko di Verona?

“Diciamo che la partita di Verona ci ha fatto capire molte cose, perchè abbiamo toccato con mano le reali difficoltà che una squadra come la nostra, non ancora del tutto abituata a fare questo tipo di campionato, può incontrare contro formazioni di altissimo livello se non scende in campo con la massima attenzione: dobbiamo allenarci con una concentrazione massimale che deve essere mantenuta dalla squadra anche durante ogni gara e stiamo lavorando per acquisire la giusta mentalità che ci consenta di affrontare al meglio ogni avversario di questo difficile campionato e in questo senso la sosta arriva al momento giusto, perché ci servirà per recuperare preziose energie fisiche e mentali”.

Quanto ha contato sinora il calendario nelle difficoltà trovate dalla Riviera di Romagna?

“Il calendario ci ha messo subito di fronte ad alcune delle migliori formazioni di questo campionato, per cui abbiamo incontrato delle difficoltà, ma ci siamo anche identificati per un atteggiamento positivo e propositivo, provando a giocarci la partita contro ogni avversario: ora affronteremo delle squadre che sulla carta dovrebbero essere più alla nostra portata, ma questo non ha valore se non giocheremo le partite con la giusta concentrazione e con tanta cattiveria agonistica, perché dobbiamo dare sempre il 100% se vogliamo portare a casa dei risultati positivi