Sud Africa, Rainbow Nation
Nazione Arcobaleno, è un termine coniato da Desmond Tutu, terzo premio Nobel del Sud Africa, per battezzare l’era post-apartheid, dando lustro al grande multi-culturalismo del Paese, dovuto alle molte migrazioni (indiani, europei, africani, malesi, cinesi) ed archiviare, anche culturalmente, la rigida separazione fra bianco e nero.
Oggi dalla nostra sede in Sud Africa si raccontano Bongeka Noqakala e Sipho Nheleko.
Bongeka Noqakala, 28 anni, di origine Xhosa
Provengo da Cape Mount Frere nella regione del Eastern Cape, dove ho iniziato a lavorare per Cmc nel cantiere di Richards Bay. Trascorrerò il Natale a casa, con la mia famiglia, che è molto ampia, ma non abbiamo cerimonie tradizionali, soltanto cucineremo una cena normale, ma tutti insieme, e poi andremo in chiesa.
Io appartengo alla Chiesa Methodista, per tradizione portiamo i dolci in chiesa e dei giocattoli da regalare ai bambini.
Sipho Nheleko, 29 anni, di origine Zulu
Vengo da una piccola città chiamata Bethal, in provincia di Mpumalanga, nel nord-est del Paese. Bethal è nota per la produzione di patate giganti (la più grande mai prodotta aveva le dimensioni di una testa umana). Sono nato in una famiglia di religione cristiana, ma la mia cultura é Zulu, ossia sono stato educato secondo i principi morali e comunitari propri di questo gruppo etnico. Lavoro per Cmc dal 2007 nei diversi progetti (Richards Bay, Nelspruit, Lady Smith e ora in Branch).
E’ stato molto interessante lavorare in tutte queste città dove ho incontrato persone di culture diverse e questo rende la vita per me molto interessante. Se fossimo tutti dello stesso colore e con le stesse tradizioni la vita sarebbe molto noiosa! Trascorrerò il Natale in famiglia, con tutti i parenti, provenienti dalle diverse regioni dove abitano. Saranno giorni di grandi visite e in ogni casa dove andremo ci sarà offerto del the con biscotti fatti in casa, secondo la più pura tradizione africana. Per me, da sempre, é un momento molto bello, che riempie il cuore, perché mi fa riallacciare i rapporti con la mia gente, lavorando ora a Johannesburg. La mattina del 25 sarà passata interamente in chiesa, per assistere ad una lunga funzione; quindi ci ritroveremo tutti insieme per compiere il sacrificio rituale di una capra o una pecora, che cucineremo e mangeremo, assieme a del pollo, della pasta simile ai vostri gnocchi, chiamati umqushu, e tantissimi dolci, essendo generalmente il momento più gioioso dell’anno.