Salviamo l’impresa: anche Cmc giovedì 18 aprile in piazza del Popolo con tutte le associazioni imprenditoriali ravennati
Il 18 aprile prossimo, alle ore 11, scendono in piazza, per la prima volta nella storia dell’imprenditoria ravennate, tredici Associazioni di rappresentanza dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio, del turismo, dell’industria e della cooperazione per far sentire la propria voce in difesa dell’economia reale del nostro territorio e sollecitare le Istituzioni e la politica. Il Tavolo Provinciale delle Associazioni Imprenditoriali ha organizzato la manifestazione per giovedì 18 aprile 2013, alle ore 11, in Piazza del Popolo a Ravenna.
Saliranno sul palco i tredici Presidenti delle Associazioni componenti il Tavolo (AGCI, CIA, CNA, Coldiretti, Confagricoltura, CONFIMI, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Copagri, Legacoop). Nella mattinata le Associazioni incontreranno i Comuni, la Provincia, il Prefetto di Ravenna, i Parlamentari neoeletti e i Consiglieri regionali. Al termine della manifestazione, una delegazione salirà in Prefettura per consegnare al Prefetto il documento con le richieste e le rivendicazioni delle Associazioni.
“Le imprese sono allo stremo – afferma il presidente del Tavolo, Pierpaolo Burioli – e tutte le Associazioni intendono costruire con forza e determinazione una possibilità di futuro per tornare a crescere con slancio, per fornire lavoro e valore al Paese”. “In che modo? – prosegue Burioli -. Attraverso la riduzione della pressione fiscale, evitando ulteriori innalzamenti delle aliquote IVA, diminuendo l’imposizione IRAP, escludendo dall’IMU gli immobili strumentali all’attività d’impresa, ridefinendo il tributo rifiuti e i servizi TARES, dando credito alle imprese, semplificando norme e procedure ad ogni livello, pagando i debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese, comprimendo il cuneo fiscale e attuando il Patto per lo Sviluppo sottoscritto con Provincia, Comuni e Camera di Commercio. E per dare forza reale a queste richieste a livello territoriale non possiamo più aspettare, tutti insieme dobbiamo manifestare le ragioni dell’impresa”.