Le regole, dentro e fuori lo sport: convegno a Grotte
Le regole, dentro e fuori lo sport. Si è parlato di questo ieri sera nella piazza di Grotte davanti ad un pubblico attento, nella conversazione tra magistrati, politici, sportivi, volontari, professionisti e studenti. Una manifestazione organizzata dall’associazione sportiva “Athena” che opera a Grotte da oltre vent’anni e in particolare da Antonio Villardita, segretario dell’associazione e dipendente dell’Empedocle, la società che cura i lavori di raddoppio della SS 640. Nella giornata conclusiva del torneo di tennis intitolato a Falcone e Borsellino, nel ventesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio, prima della consegna dei trofei ai partecipanti, si è parlato non solo di sport, ma di legalità nel mondo del lavoro, della politica e della vita quotidiana.
Sul palco, oltre al sindaco di Grotte Paolo Pilato e al presidente della polisportiva Santino Lombardo, l’europarlamentare Rosario Crocetta, vice presidente della Commissione antimafia in Europa, Michele Trobia, presidente del Tennis Club di Caltanissetta, Giovanbattista Tona, presidente dell’associazione nazionale Magistrati di Caltanissetta, Filippo Vitello, vice capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia, Pierfrancesco Paglini, project manager dell’Empedocle, Pina Ancona, presidente dell’Arci di Agrigento, Salvatore Menta, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Canicattì. Ha moderato l’incontro il giornalista Salvatore Picone.
Nel corso del dibattito si è parlato principalmente delle attuali polemiche tra magistrati e politici, di regole di vita nei vari settori del sociale e delle varie esperienze degli ospiti. L’On. Crocetta ha spiegato ai numerosi ragazzi presenti come si può vivere in un mondo di regole, mentre il giudice Tona ha parlato del tema della giustizia e del difficile ruolo dei magistrati. Filippo Vitello, di origine grottese, che è stato procuratore in Calabria, ha tracciato in breve l’inizio della sua carriera ispirata ai valori della sua famiglia e del suo paese. Pierfrancesco Paglini, invece, ha parlato delle regole dentro i cantieri della SS 640 “Agrigento – Caltanissetta”, del grande lavoro fin qui svolto dalla grande famiglia dell’Empedocle, degli obiettivi raggiunti con l’impegno ed il sacrificio di tutti. “Affrontiamo il lavoro con passione – ha detto Paglini – consapevoli di consegnare a questo territorio una strada sicura e idonea all’importanza di questa terra sapendo che bisogna essere professionali con onestà, restando umili”.
Pina Ancona dell’Arci ha raccontato l’esperienza nei campi lavoro dei tanti giovani provenienti da tutt’Italia, in occasione della vendemmia antimafia che si svolge nei terreni confiscati alla criminalità, a Canicattì e a Corleone. “Un’esperienza che avvicina anno dopo anno – ha detto – anche i giovani siciliani”. Il capitano Salvatore Menta ha raccontato la sua esperienza, il suo lavoro quotidiano e soprattutto l’impegno con gli studenti.
Durante l’incontro è intervenuto anche Antonio Villardita che ha preceduto il momento della premiazione. Antonio Villardita, Santino Lombardo e Francesco D’Ina sono rispettivamente il terzo, secondo e primo classificato della prima edizione del torneo “Falcone – Borsellino”. Altri premi speciali sono andati a Andrea Rizzo ed Enzo Agnello. Legalità, sport, onestà e diritto: queste le parole alla base di tutto. Il modo migliore per ricordare, in questi giorni di memoria, il sacrificio di Falcone, di Borsellino e di tutte le vittime di mafia.