Iniziata l’infissione delle palancole a Gaeta
Dopo aver completato la delocalizzazione degli impianti di acquacoltura presenti nel golfo di Gaeta e le indagini ricognitive per la bonifica da ordigni bellici, attività propedeutiche all’esecuzione dei lavori, CMC ieri ha iniziato l’infissione delle palancole nel porto di Gaeta ad opera del motopontone Opemar I.
L’infissione del cofferdam tirantato che sarà lungo complessivamente 314 metri per un totale di circa 2500 tonnellate di paratia mista (combinata sul fronte mare e semplice nel contrasto) è la prima fase della realizzazione dell’ampliamento del Porto Commerciale di Gaeta.
Le opere da realizzare consistono:
nella citata nuova banchina, comprensiva di trave di coronamento, arredi, pavimentazione, sottoservizi ed illuminazione;
nella cassa di colmata sita a tergo della banchina, realizzata mediante dighe a gettata con tout venant e massi naturali per un totale di circa 150.000 mc di materiale da cava;
nell’escavo dei fondali antistanti il porto fino ad una quota di -10 metri s.l.m.;
nella sottofondazione del futuro piazzale che sorgerà sopra la colmata a tergo della nuova banchina.
L’ importo dei lavori è pari a circa € 25.561.000 ed è suddiviso in due stralci funzionali da € 16.765.000 e € 8.796.000 rispettivamente.
Il primo stralcio prevede l’esecuzione della banchina, della cassa di colmata e di una prima parte di escavo, il secondo stralcio prevede il completamento dell’escavo e la realizzazione della sottofondazione del nuovo piazzale che sorgerà sulla cassa di colmata a tergo della nuova banchina.
Per la realizzazione delle opere principali, ovvero della struttura portante della banchina (palancole e tiranti) e del dragaggio (escavo dei fondali) saranno impiegati i mezzi marittimi di proprietà della CMC ovvero il già citato motopontone Opemar I e la Draga Teodora.