L’assemblea dei soci di Cmc approva il budget 2013 e il Piano 2013-2015

Sabato 2 marzo 2013, l’assemblea dei soci della C.M.C. di Ravenna ha approvato il budget 2013 e il Piano 2013-2015. Nel prossimo triennio, il fatturato annuo della Cooperativa, trascinato dalle attività nei paesi esteri, è previsto in crescita e costantemente posizionato oltre il miliardo di Euro.

 

Nel 2012, CMC ha fatturato 895 milioni di euro, in linea con il risultato del 2011.

Sostenuti da un portafoglio ordini di quasi tre miliardi di euro, i ricavi – oltre la metà dei quali (il 60% c.a.) da realizzare all’estero: Africa Australe, Estremo Oriente, Sud Mediterraneo, Balcani, Cile, USA – supereranno il miliardo di Euro già nel 2013 e, gradualmente, si posizioneranno attorno a 1,2 miliardi nell’ultimo anno del Piano.

Nel triennio, il risultato economico ante imposte (18,0 milioni c.a. nel 2012), è previsto in misurata crescita: dai 18 milioni del 2013 fino ai 18,4 milioni del 2015.

La posizione finanziaria netta, pari a 1,3 volte il patrimonio netto, in progressiva riduzione nell’arco del Piano, è ritenuta positiva in termini sia assoluti che di confronto con le imprese leader del settore.

“Dal 2008 a oggi – ha commentato l’Amministratore delegato, Dario Foschini – il settore domestico delle costruzioni si è ridotto del 40% con pesanti riflessi su imprese e occupazione. Grazie al rilevante portafoglio ordini e all’efficienza nella costruzione di grandi opere infrastrutturali, siamo riusciti a concludere anche il 2012 con volumi stabili, un risultato economico soddisfacente e la stabilità occupazionale. In questi anni, abbiamo contrastato la crisi con l’ingresso, in Italia, nelle concessioni autostradali ed espandendo le nostre attività all’estero, anche entrando in nuovi mercati: dopo gli USA, nel 2013, saremo presenti in Cile ed in India dove parteciperemo alla realizzazione di impianti idroelettrici.

A fine 2012, il personale complessivamente occupato dal Gruppo CMC, in Italia e all’Estero, era di 7.814 unità contro le 7.161 del 2011; i soci cooperatori erano 404 (+11 sull’anno precedente).

“Nonostante la crisi e il recente risultato elettorale che espone il paese a forti rischi di ingovernabilità, non rinunciamo – ha dichiarato il Presidente Massimo Matteucci – al nostro dovere di programmare il futuro della cooperativa, proponendoci di cogliere tutto ciò che il portafoglio acquisito, la presenza all’estero e le complessive capacità aziendali possono consentirci. D’altra parte, se Italia e UE arrancano tante altre economie, in molte delle quali siamo presenti, hanno interessanti programmi di investimento. Con queste prospettive, dedicheremo, nei prossimi anni, grande attenzione al rafforzamento dei gruppi dirigenti e delle ricorse professionali soprattutto di quelli impegnati all’estero.

Ha svolto l’intervento conclusivo il Presidente di Legacoop Ravenna, Elio Gasperoni.