Sicilia, Anas: firmato Protocollo di legalità per i lavori del 2° lotto statale 640 “di Porto Emepedocle”
Il 16 marzo a Caltanisetta è stato firmato il protocollo di legalità tra la Prefettura di Enna, la Prefettura di Caltanissetta, la Regione Sicilia, l’Anas e il Contraente Generale Empedocle 2 S.C.p.A. per la prevenzione dai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti relativi ai lavori di adeguamento a quattro corsie del II lotto della strada statale 640 “di Porto Empedocle“.
“Questo protocollo – ha spiegato l’Amministratore unico dell’Anas Pietro Ciucci – recepisce la novità legislativa introdotta con la legge 136/2010 e introduce ulteriori modalità di controllo soprattutto sulla tracciabilità dei flussi economico-finanziari degli appalti. Verrà realizzato un accurato sistema di verifica all’interno dei cantieri per garantire la regolarità dei lavori e assicurare condizioni di sicurezza tali da prevenire ogni possibile tentativo di infiltrazione criminale in questa infrastruttura strategica per la viabilità regionale e per lo sviluppo economico di un`area anche ad alta vocazione turistica”.
“La realizzazione della doppia carreggiata, per un investimento complessivo di quasi 1,5 miliardi di euro, dei quali 500 milioni di euro, relativi al 1° lotto, già in avanzata fase di esecuzione, e quasi 1 miliardo di euro relativo al 2° lotto, che prenderà il via alla metà del prossimo mese di aprile – ha proseguito Pietro Ciucci – costituisce un importante intervento di riassetto del sistema viario, attraverso un sistema stradale che consentirà minori tempi di percorrenza, trasporto più celere delle merci e soprattutto maggior sicurezza”. “Il protocollo siglato oggi – ha dichiarato l’Amministratore unico dell’Anas – prevede l’obbligo delle imprese esecutrici impegnate nei lavori sul II lotto della strada statale 640 “di Porto Empedocle”, di comunicare alle Prefetture le informazioni necessarie per realizzare le verifiche antimafia per i subappalti e di riferire tempestivamente ogni richiesta illecita di denaro o di prestazione che venga avanzata nei confronti di un proprio rappresentante o dipendente. Qualora emergessero rapporti di contiguità di una ditta con la criminalità organizzata, l’impresa non potrà stipulare il subappalto, il subcontratto o il subaffidamento”.
L’accordo offre misure di prevenzione per garantire maggiore sicurezza nei cantieri contro i tentativi di condizionamento criminale, ricorrendo alla tracciabilità dei flussi finanziari e monitorando le modalità di assunzione della manodopera locale, in modo da definire procedure di reclutamento nella massima trasparenza. Con l’introduzione delle “misure per il controllo dei flussi di manodopera”, si prevede che il protocollo sia sottoscritto anche dalle organizzazioni sindacali di categoria.
“Il documento condiviso in particolare con le Prefetture di Caltanissetta e di Enna – ha concluso Pietro Ciucci – nasce dall’esigenza di promuovere negli appalti per il raddoppio della statale 640, come è già avvenuto per altre importanti opere nel territorio nazionale, la cultura della legalità e della trasparenza amministrativa, monitorando e vigilando ogni fase dei lavori e contrastando gli eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel cantiere”.