Premio letterario Racalmare – Leonardo Sciascia, vince Benedetta Tobagi
E’ Benedetta Tobagi con Come mi batte forte il tuo cuore, edito da Einaudi, la vincitrice della ventiduesima edizione del Premio letterario “Racalmare – Leonardo Sciascia”.
Con una indubbia maggioranza di consensi la giuria popolare, insieme alla giuria selezionatrice presieduta da Gaetano Savatteri, ha aggiudicato alla trentatreenne scrittrice, alla sua prima opera letteraria, il prestigioso premio.
La scelta della giuria è stata determinata non soltanto dalla lettura dei tre libri finalisti, In Viaggio con mio padre di Bice Biagi e Vento scomposto di Simonetta Agnello Hornby, oltre all’opera di Benedetta Tobagi, ma anche dalla possibilità di dialogare con le autrici durante l’incontro della prima serata del premio.
Main sponsor del premio “Racalmare – Leonardo Sciascia” era Cmc, rappresentata nella serata finale del 29 agosto dal presidente Massimo Matteucci che ha premiato, insieme al sindaco di Grotte Paolo Pilato, la giovane autrice.
Come mi batte forte il tuo cuore
storia di mio padre
Di quel padre così noto, assassinato nel 1980 dai terroristi della «Brigata XXVIII marzo», a Benedetta Tobagi sono rimasti pochi ricordi. Ma di Walter Tobagi, giornalista di spicco del Corriere della Sera, alla figlia sono rimasti i pensieri, racchiusi in articoli, diari, pagine di appunti, libri. Con questo spirito Benedetta Tobagi, che aveva appena tre anni quando vide il padre colpito a morte sotto casa, ne ha ricostruito la vita, pubblica e privata. A guidarla un’esigenza personale “Non potevo tollerare – ha dichiarato Benedetta – di avere solo quell’immagine di mio padre, ucciso quella mattina”, ma anche la consapevolezza che la perdita non ha toccato solo la sua famiglia “ma tutta la società perché il terrorismo l’ha privata di risorse che avrebbero potuto renderla diversa”.
Dai primi anni in un paesino vicino a Spoleto agli studi classici al liceo Parini di Milano, fino agli esordi come giornalista e alla piena affermazione professionale nella redazione del Corriere della Sera, Benedetta Tobagi ha ripercorso la vita e la carriera del padre. Con la partecipazione e l’affetto della figlia, ma senza mai rinunciare all’obiettività dello storico che si documenta con scrupolo, consultando documenti pubblici e privati e interrogando chi allora c’era. Ne nasce un ritratto del giornalista ma anche dell’uomo e del padre che fu Walter Tobagi, e di un periodo della storia italiana di cui è ancora difficile parlare. Un ritratto che restituisce di quel padre una immagine più vicina alla verità, senza strumentalizzazioni di parte. “Sono allergica alla retorica vuota del martire e dell’eroe, che troppo spesso si applica alle vittime del terrorismo. Papà ha avuto paura, ha faticato, ha assunto posizioni impopolari e molto discusse, ha continuato a scrivere le cose che gli sembravano giuste, ha cercato di riempire ogni giorno di senso il suo ideale di democrazia: questo, non il “martirio”, fa di lui un punto di riferimento”.
foto di Salvatore Picone
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